La dichiarazione choc rilasciata da Emiliano a Telebari, in cui il Primo cittadino barese individuava un nesso tra malavita e politica, ha lanciato un fiammifero nell'intero mondo politico barese. I primi a farsi sentire sono i consiglieri di centrodestra, che questa mattina hanno comunicato alla stampa la loro intenzione di rivolgersi al Procuratore Laudati affinché indaghi approfonditamente in questa vicenda. "Non ci sentiamo offesi, ma Emiliano con questa dichiarazione ha coinvolto l'opinione pubblica e i cittadini. Si tratta di dichiarazioni di una gravità inaudita -ha dichiarato il coordinatore delle opposizioni Ninni Cea -ed offendono la politica nel suo insieme. Sono gravi anche perché provengono da un magistrato antimafia e sarà proprio alla magistratura che dovrà dar conto di queste sue dichiarazioni: una delegazione di minoranza incontrerà Laudati per approfondire negli uffici della Procura questa vicenda".
L' infallibile "metodo Mourinho", come l'ha definito il consigliere Marcello Gemmato, ha colpito ancora: "Emiliano è un grande comunicatore -ha esordito Gemmato-, lui la spara grossa per accentrare l'attenzione su di sé, evitando così di rispondere ai problemi e alle vicende della città di Bari". Dito puntato anche contro le dichiarazioni di Emiliano in campagna elettorale: "In quell'occasione Emiliano definì Bari una 'città mafiosa'; cos'è cambiato da allora? Se ritiene ci siano intrecci tra politica e mafia, faccia i nomi davanti all'intero consiglio comunale!"
Gli interrogativi restano tanti: Emiliano parla perché è consapevole di ciò che dice? Parla perché vuole fomentare qualcuno? Parla perché è venuto a conoscenza di fatti che lasciano intendere un connubio politica-malavita? Nel frattempo l'opposizione ha chiesto una seduta monotematica del Consiglio comunale proprio per affrontare il tema della nuova emergenza criminalità a Bari.