Attualità

Aerei, inquinamento continuo

Gaetano Macina
La società AdP che gestisce l'aeroporto non ha ancora fatto la zonizzazione acustica
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Ma siamo sicuri che gli enti preposti facciano il loro dovere in materia di controlli e prevenzione?” E' questa la domanda che si pone Carlo Cirasola del Movimento Schittulli a nome e per conto di tanti cittadini della prima Circoscrizione .

“Il Comitato economico e sociale europeo  della UE, afferma Cirasola, in merito al ‘Pacchetto aeroporti  e la politica aeroportuale nell'Unione europea’ ha raccomandato che in tutti gli aeroporti principali debbano essere pubblicati i risultati dei monitoraggi dei livelli di rumore e di inquinamento”.

Aeroporti di Puglia nel merito, dopo tanti anni di latitanza, da Dicembre 2009, con il contagocce ed in maniera discontinua snocciola dati sul rumore. Attualmente, per quanto riguarda le medie mensili dell'indice LVA (Livello di Valutazione Aeroportuale) per ogni stazione del sistema siamo fermi a Marzo 2012, invece per le medie annuali dello stesso indice siamo fermi all’Anno 2010.

Aeroporti di Puglia ha affidato ad una società privata, la SOFTECH S.r.l. di Gallarate, le misurazioni a cui  accedono via web, sia i tecnici per la gestione del Sistema (ADP e Softech), sia gli utenti (ARPA Puglia) che controllano  i dati normalizzati e interrogano il sistema sulle correlazioni evento acustico/origine aeronautica (?).
I dati normalizzati e certificati (?) sono disponibili al pubblico sul server web di Aeroporti di Puglia.

“Perché, si chiede Cirasola, i rilievi non vengono fatti dall’ARPA che fra l’altro è  un ente pubblico? Perchè i dati, seppure parziali, non vengono pubblicizzati sui mass media visto che non tutti i cittadini hanno accesso ad internet   e non tutti sono a conoscenza del server Web di Aeroporti di Puglia?”

“AdP-  prosegue l’esponente politico- come tante altre società aeroportuali italiane, da tempo avrebbe dovuto fare un'operazione che si chiama "zonizzazione acustica", ossia stabilire quali sono i livelli di rumore intorno all'aeroporto generati dal traffico aereo. E qui AdP è compagna di merenda del Comune di Bari che per la zonizzazione acustica latita da molto tempo”.

La zonizzazione acustica o, per meglio dire, la classificazione acustica del territorio è il risultato della suddivisione del territorio urbanizzato in aree acustiche omogene è un documento tecnico-politico di governo del territorio, in quanto ne disciplina l'uso e vincola le modalità di sviluppo delle attività. L'obiettivo è quello di prevenire il deterioramento di zone non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione, di prevenzione e di risanamento dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale. Per questo motivo, la zonizzazione acustica non può prescindere dal PRG  (PUG) , il quale costituisce il principale strumento di pianificazione del territorio. È pertanto fondamentale che venga coordinata con il P.R.G., anche come sua parte integrante e qualificante, e con gli altri strumenti di pianificazione di cui i Comuni devono dotarsi (quale il Piano Urbano del Traffico – P.U.T.).

“Se per il rumore si fa poco, continua Cirasola, per il gravissimo problema dell’inquinamento chimico e fisico non si è fatto e non si fa nulla. Fa riferimento all'inquinamento chimico, l'inquinamento dell'aria, l'odore terribile di cherosene che molto spesso arriva nelle case. Alle volte non si possono aprire le finestre oltre che per il rumore, anche perché  entrano delle ventate "profumate" di combustibile: gli aerei liberano, infatti, anche molti idrocarburi incombusti, che noi respiriamo, sostanze altamente nocive".

Le agenzie per l'ambiente sostengono che gli aerei in fase di decollo, rullaggio e atterraggio emettono ossido di azoto e grandi quantità di anidride carbonica e soprattutto grosse quantità di PM10 le famigerate polveri sottili. Molti cittadini, soprattutto di Palese, per questo si interrogano da tempo sugli effetti deleteri degli inquinanti acustici e chimici sulla loro salute. Nessuno degli enti interessati al problema ha mai fornito pubblicamente i dati ufficiali. Silenzio da parte della AdP, ma anche silenzio del suo azionista di maggioranza, la Regione Puglia. Anche dall'Arpa e dall'assessorato all'Ambiente del Comune di Bari e del Comune di Bitonto non sembra che finora siano arrivate notizie. Per il controllo dell'inquinamento, il Comune di Bari ha installato diverse centraline nella Città per rilevare gli inquinanti chimici e fisici.

"E allora come mai non è stata mai installato nessuna centralina nei dintorni dell’aeroporto? Questo non  è normale nè tantomeno legale” afferma Cirasola che invoca l'installazione di centraline per l’inquinamento chimico-fisico per conoscere lo stato dell'ambiente in cui vivono.

Fa riferimento come esempio ad uno studio epidemiologico realizzato da strutture pubbliche per studiare gli effetti del rumore sulla salute della popolazione residente in prossimità dell'aeroporto di Roma-Ciampino. E’ stato accertato, infatti che il rumore sia causa di irritabilità, carenza di sonno, stanchezza, e come fattore influente sull'incidenza di patologie, quali l'ipertensione.
E gli inquinanti chimico-fisici che effetti producono? Possono aver causato o causare un aumento dei tumori ai residenti nella zona? Per questo Cirasola invita la Circoscrizione e gli enti pubblici ad interessarsi alla problematica per dare risposte esaustive ai cittadini, ne hanno diritto sacrosanto.

mercoledì 29 Agosto 2012

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