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Periodo di vacanze, l’aeroporto di Bari tira le somme: bilancio positivo

La Redazione
Movimenti di merci e passeggeri triplicati anche al porto
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Nei primi sette mesi del 2012 i passeggeri arrivati e partiti dagli scali di Bari e Brindisi sono stati 3.401.300, a fronte dei 3.201.730 dello stesso periodo 2011, con un incremento del 6,2%.

In particolare, sul Karol Wojtyla, il consuntivo – arrivi e partenze – al 31 luglio 2012, si è attestato a 2.189.251 passeggeri, pari al +5,7% rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno, quando il totale era stato di 2.071.450 unità. I passeggeri di linea nazionale sono stati 1.626.583, il 6,9% in più rispetto a 1.520.830 dello stesso periodo del 2011, mentre quelli internazionali sono stati 500.397 a fronte dei 487.910 dell’anno passato (+ 2,6%). Più accentuata la crescita del traffico riferito al segmento charter: i 58.189 passeggeri di questi primi sette mesi hanno fatto sì che si determinasse un incremento del 26,1% rispetto al dato del 2011 (46.155 passeggeri). Pressoché stabile il dato relativo al movimento aeromobili sullo scalo barese: 21.535 movimenti nel 2012 a fronte dei 21.371 del 2011 (+0,8%).

Ma l’aeroporto si sta preparando ad affrontare un periodo contraddistinto da un elevato numero di arrivi e partenze. Lo scorso anno, nei giorni immediatamente antecedenti e successivi al Ferragosto, furono poco meno di 140.000, di cui 86.000 circa su Bari, i passeggeri transitati dai due principali aeroporti della regione: per Ferragosto 2012 la previsione è che il traffico passeggeri si attesti sul trend di crescita sin qui registrato. Per coloro che opteranno per l’aereo, sono disponibili numerosi voli – sia di linea che charter – con le più importanti destinazioni nazionali e continentali (Monaco, Parigi, Londra, Riga, Praga, Barcellona, Valencia, Madrid solo per citarne alcune), nonché con alcune tra le località più gettonate dal popolo dei vacanzieri (Ibiza e Palma di Maiorca su tutte).

Altrettanto articolata l’offerta sul fronte dei collegamenti charter che quest’estate mettono in connessione – in alcuni casi per la prima volta – la Puglia con mercati turistici del nord Europa potenzialmente molto interessanti per quel che riguarda le presenze di turisti stranieri nella nostra regione: è il caso dei voli che settimanalmente collegheranno Helsinki e Tallin con Brindisi e di quelli che con analoga frequenza opereranno su Bari da Mosca e Minsk.

Conferme, invece, per quel che riguarda il traffico charter in uscita, con le sempreverdi Sharm e Marsa Alam a fare la parte del leone. Dubrovnik, Spalato, Varna, Burgos, Djerba, Monastir, Antalya, Bodrum e tantissima Grecia (Creta, Ios, Mikonos, Paros, Santorini, Rodi, Skiatos, Kos e Zante) rappresentano una ghiotta opportunità per quanti decideranno di trascorrere le proprie vacanze estive all’estero. Senza dimenticare Lourdes e Medjugorie (da fine luglio servita da un collegamento bisettimanale di linea) per quanti, invece, preferiscono una vacanza di taglio decisamente diverso.
  

Ma anche il porto del capoluogo sta dando ottimi risultati per quanto concerne i servizi al territorio.

Partita in sordina, infatti, in un periodo di straordinaria difficoltà dell’economia, l’attività di movimentazione container nel porto di Bari, gestita dall’armatore MSC e dall’impresa portuale ISTOP –SPAMAT, sta svolgendo pienamente il proprio ruolo al servizio del tessuto produttivo del territorio. Le linee strategiche dell’Autorità Portuale non prevedevano e non prevedono di dedicare grandi spazi, anche nelle prossime previsioni di adeguamento delle infrastrutture, al traffico container quanto di integrare tale tipologia di traffico all’interno della vocazione polifunzionale del porto di Bari. Questa impostazione, che si pone obiettivi di traffico proporzionati agli spazi disponibili ed alle potenzialità del mercato locale, si sta rivelando vincente. Il traffico da gennaio a luglio 2012 è pressoché triplicato rispetto al 2012, raggiungendo i 17.477 teu. A beneficiare delle opportunità offerte dallo scalo settimanale di una nave MSC nel porto di Bari sono soprattutto gli esportatori locali. I principali prodotti esportati sono birra, salotti, marmi, fertilizzanti e macchine. Il peso medio per teu movimentato è di 7,9 t. mentre quello movimentato in esportazione è di 12,9 t., in linea con le migliori performances a livello europeo.

Questi lusinghieri risultati incoraggiano l’Autorità Portuale del Levante a perseguire la politica disintegrazione con il territorio al servizio dei flussi di traffico commerciali e turistici dei quali, i porti amministrati dall’Autorità, possono essere prezioso volano.

sabato 11 Agosto 2012

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