Politica

Abolizione province e spendig review

Luca De Netto
E' scontro tra l'Assessore Dentamaro e il capogruppo PDL Palese
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L’assessore agli Enti Locali, Marida Dentamaro, per predisporre un progetto di riordino delle Province sulla base dei criteri indicati dal Consiglio dei Ministri con la manovra di spending  review, ha  convocato, in Cabina di Regia, il tavolo interistituzionale per la definizione di una proposta partecipata e democratica.

Sono state coinvolte le Autonomie Locali del territorio regionale e le loro rappresentanze istituzionali (Anci e Upi), nonché le parti sociali.

I criteri fissati dal decreto governativo riguardano la popolazione superiore a 350 mila abitanti e l’ estensione superiore a 2.500 kmq.

C’è la necessità di fare presto per evitare che il Governo nazionale, in assenza di una proposta della Puglia, decida al posto nostro”, ha dichiarato l’assessore Dentamaro che lo scorso venerdì 27 luglio ha insediato il tavolo.

L’Upi ha chiesto di verificare la possibilità di impugnare, con le stesse contestazioni già mosse dalla Regione Marche, i provvedimenti del Governo intesi all’accorpamento delle Province, in quanto li ritiene incostituzionali e contraddittori.

La riunione è stata aggiornata in seguito richiesta dell’Anci e dell’Upi di spostare la discussione, considerata l’importanza della stessa, in seno al Consiglio delle Autonomie locali, del quale si chiede con forza l’istituzione, in quanto Organo regionale più rappresentativo e democratico del sistema delle Autonomie.

Tale Organo – ha commentato l’assessore –  pur essendo statutariamente previsto fin dal 2006, non è stato mai insediato e mi pare poco probabile e opportuno che si insedi adesso quando, al contrario, una delle questioni più urgenti è il taglio dei costi della politica, non certo quella di aggiungere al Consiglio regionale una sorta di secondo “ramo”. Peraltro non ci sono i tempi per farlo entro le scadenze per il riordino delle province. Faremo invece tutto il possibile per allargare il tavolo delle rappresentanze istituzionali”.

Ma sul punto, l’opposizione di centrodestra rovescia la questione e rimanda la palla in mano agli amministratori regionali, tacciati, proprio a causa della mancata costituzione dell’organismo, di grave immobilismo. In particolare, per il capogruppo del PDL in Consiglio, Rocco Palese, la Regione Puglia, che non avrebbe mai costituito il Consiglio delle Autonomie Locali, organismo di partecipazione e rappresentanza degli Enti Locali previsto dall’art. 123 della Costituzione, dall’art. 43 dello Statuto della Regione del 2004 e la cui istituzione è regolata dalla Legge Regionale N. 29 del 26 ottobre 2006, si trova oggi in una situazione scomoda e difficile.

“Tale inadempienza della Regione – spiega infatti Palese – rende oggi difficile, se non impossibile, applicare in Puglia quanto previsto dall’art. 17 del Decreto Legge sulla Spendig Review in merito all’accorpamento delle Province”.

Per l’esponente PDL, è chiaro che a questo punto la Regione Puglia non abbia altra strada se non quella di avviare e realizzare quanto prima la costituzione del Consiglio delle Autonomie Locali, perché l’art. 17 del Decreto di Spending Review sull’accorpamento delle Province, prevede il coinvolgimento del Consiglio delle Autonomie Locali nella delimitazione territoriale delle nuove Province.

“Un percorso – conclude Palese – che in Puglia sarebbe inficiato dall’assenza di questo organo costituzionale previsto proprio per garantire agli Enti Locali (Comuni, Province e Comunità Montane) una interlocuzione ed una partecipazione costanti nell’iter decisionale di tutti i processi legislativi della Regione e dello Stato centrale. Chiediamo quindi al Presidente Introna che, come previsto dalla Legge Regionale 29/2006, dia avvio a tutte le procedure di costituzione del Consiglio delle Autonomie Locali, peraltro attese da ben sei anni dai nostri Enti Locali”.

E pensare che Federico II di Svevia, nel riordinare il Meridione, aveva stabilito che ogni dinamica territoriale andava discussa e concordata con le rappresentanze delle comunità locali, riunite in assemblea il 1° maggio ed l 1° settembre di ogni anno.

Ma quelli erano altri tempi…

mercoledì 1 Agosto 2012

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