Cultura

Keith Jarret al Teatro Petruzzelli, da far venire la pelle d’oca

Flavio Fornelli
I fan in religioso silenzio per ascoltare l'artista e i suoi accompagnatori
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Ieri sera il teatro Petruzzelli ha accolto sul proprio palcoscenico una vera leggenda della musica jazz, uno di quelli che fa venire la pelle d'oca, uno di quelli che i fan sono disposti ad ascoltare in religioso silenzio: Keith Jarret.

Artista che esula dagli standard, Jarret è se stesso, non ha  niente di preparato, è un fuoriclasse magistralmente accompagnato da due che, al suo pari, fanno il jazz vero, intimo, una musica che da tempo non si apprezzava a Bari . Il trio e' di quelli che fanno sognare chi ama il genere. L'esibizione e' stata "alla Jarrett": suoni di raro stile, maturità artistica e piena consapevolezza di essere un grande jazzista. E come spesso accade per i grandi, jarret si è distinto anche nell'atteggiamento con il pubblico barese: non un sorriso, non una interazione con chi attendeva l'evento da tempo. Pero se da un lato il jazzista ha lasciato poco spazio al "pathos verbale" dall'altro, quasi in contraddizione, Jarret e i suoi musicisti hanno trasmesso emozioni pure ed irripetibili a suon di musica. Superbi e inimitabili ad un passo dalla perfezione jazzistica.

Con questo ennesimo evento, Bari sottolinea come il 2012 musicale del capoluogo voglia essere solo ed esclusivamente di qualità. Lo abbiamo constatato con gli artisti del Bari in jazz, quelli del Locus e quelli dell'Acqua in testa; veri talenti e non meteore televisive avulse di  passione e di emozioni tipiche di chi, invece, come Jarrett ha influenzato modi di vivere e gusti musicali.

sabato 28 Luglio 2012

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