Un mese di sinergie, tra autorità “civili e militari” che hanno salvato vite umane. Primo Soccorso in mare è il progetto sperimentale che dal 15 agosto al 15 settembre scorso ha coinvolto Asl Bari, la sezione della Protezione Civile gestita dall’assessore Provinciale Nicola Pace, la Guardia Costiera, la Direzione Provinciale del 118, l’OER Bari e la Società nazionale di Salvamento Bisceglie. Due presidi in mare, a largo di Giovinazzo e di Pane e Pomodoro, dotati di battello pneumatico, moto d’acqua e le strumentazioni più all’avanguardia per il primo soccorso, gestita dalle 9 alle 19 da 10 uomini preparati dal SNS da Michele Dammicco secondo gli standard del BLS-D, il brevetto che “insegna” a salvare le vite umane negli incidenti in mare.
Grazie a questo servizio finanziato dall’ASL per 16.000 Euro e alle strumentazioni comprate dalla provincia quest’estate sono stati salvati due turisti a fine agosto, che a largo di Giovinazzo hanno visto il loro catamarano ribaltarsi, e altre due ragazze, che a largo di Marisabella sono rimaste vittime di un incendio a bordo della loro barca a vela, tempestivamente raggiunte però dagli operatori dell’Emergenza Radio. La macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione, con interventi fulminei in mare e relativo immediato trasporto presso il Pronto Soccorso.
“Questa è un’iniziativa unica in Italia” ha ricordato Nicola Pace. Il servizio di Primo Soccorso in mare, attivato con il coinvolgimento della centrale operativa del 118 e della Capitaneria di Porto di Bari, “sarà istituito anche il prossimo anno e coinciderà con l’inizio della stagione balneare per garantire la sicurezza dei bagnanti”, ha affermato il Commissario Straordinario della ASL BARI Lea Cosentino. Una promessa da mantenere, necessariamente.