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Festa di San Nicola: i preparativi per il corteo a tre

Alessandra Colucci
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Con la scelta degli oltre cinquecento figuranti, i preparativi per l’edizione 2006 del Corteo storico di San Nicola entrano nella fase finale, certamente la più attesa. Conto alla rovescia iniziato, dunque, per il tradizionale appuntamento che, quest’anno – con budget ridotto a soli 150mila euro – nasce sotto il segno della rivoluzione.

Un taglio netto con il passato, sia da un punto di vista organizzativo che puramente artistico.
Prima di tutto non un regista, ma tre. Erano infatti tre le compagnie (Nuove Produzioni Spettacolari, Compagnia Teatro delle Vigne e Compagnia Manifattura dei Tabacchi) che avevano presentato altrettanti progetti per la realizzazione dello spettacolo.

L’Amministrazione comunale barese ha preso la salomonica decisione di affidare ai tre direttori artistici – Mongelli, Minelli e Colajemma – la realizzazione della manifestazione. Un lavoro d’équipe, dunque, supervisionato da un comitato scientifico composto da religiosi e medievisti che hanno apportato alcuni sostanziali cambiamenti al tradizionale canovaccio del Corteo, avvalendosi di un’interpretazione storicamente più attendibile.

Il primo a farne le spese è stato il Catapano. All’epoca della traslazione delle ossa di San Nicola, nel 1087, Bari era da quindici anni in mano normanna. La figura del Catapano, dunque, non esisteva più da tempo.
Rivalutata anche la figura dell’Abate Elia, per il quale è stato chiesto il processo di beatificazione. Sarà lui il vero protagonista del Corteo perché, secondo le fonti, fu il vero promotore dell’impresa compiuta dai 62 marinai, oltre che un punto di riferimento per la Bari dell’epoca. Via anche le caravelle, sostituite da barconi, storicamente più veritieri.

L’unica concessione alla spettacolarizzazione dell’evento, rispetto alla verità storica, l’utilizzo del Castello Svevo, dal quale il Corteo prenderà vita. All’epoca della traslazione, infatti, il maniero non era ancora stato eretto ma, la sua bellezza e la sua indubbia riuscita scenografica lo hanno fatto entrare, a pieno titolo, nel copione nel Corteo.

Tagliato anche l’anacronismo di far passare il Corteo davanti alla Cattedrale: all’epoca dei fatti narrati il Rettore della Cattedrale, Ursone, contrastò profondamente l’arrivo a Bari delle ossa di San Nicola, a dispetto della volontà popolare. Nuovo anche il percorso che si snoderà attraverso le strade del centro, arriverà al lungomare e poi terminerà alla Basilica, nel cuore del borgo antico di Bari.

Questo il percorso: ore 20 – uscita dal Castello Svevo verso piazza Federico di Svevia; piazza Massari; via S. Francesco d’Assisi; piazza Garibaldi (tratto compreso tra S. Francesco,d’Assisi e corso Vittorio Emanuele); corso Vittorio Emanuele (tutto); corso Cavour (direzione ponte XX Settembre), via Sabino Fiorese (in senso contrario a quello consentito); piazza Eroi del Mare; lungomare Di Crollalanza; ingresso scalo alaggio (n’derr a la lanz’); pontile molo S. Nicola (Barion); scalo alaggio uscita; lungomare Di Crollalanza; piazzale IV Novembre; lungomare Imperatore Augusto; arco S. Nicola; largo Urbano II; piazza S. Nicola.

Appuntamento domenica 7 maggio, per rinnovare il culto, tra religione e tradizione, per un Santo universale come Nicola.

venerdì 28 Aprile 2006

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