Attualità

Bari: i piccoli commercianti di nuovo in assemblea

Fortunata Dell'Orzo
Si cerca di risolvere la crisi di rappresentatività che ha spaccato Confesercenti e Confcommercio sulla questione delle domeniche shopping. E ieri agli Iper è stato il pienone
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Code lunghissime sulla 16 bis in direzione di Santa Caterina, ma  Iapigia non era meno intasata all’altezza del centro direzionale, lì dove ha sede il secondo degli Ipercoop baresi. Una città che evidentemente non vedeva l’ora di poter compiere di nuovo il rito dello shopping domenicale, ha ben presto spezzato le illusioni di chi, come i piccoli commercianti,  si batte perchè le domeniche siano restituite al riposo.

Particolarmente interessanti, quasi irresistibili, gli sconti proposti: roba da far cadere in tentazione un intero convento di trappisti. Carrelli stracolmi, gruppi familiari in trasferta, liti ai parcheggi sia  pur sterminati: e non sappiamo come sia andata in quel di Casamassima dove un’amministrazione comunale un poco più lasca della nostra non sta lì a contar domeniche si e domeniche no.

Aperti e dimensionati sull’onda delle 52 domeniche di shopping, che l’amministrazione Di Cagno Abbrescia non ha mai cessato di sostenere, ora le mega strutture mordono il freno, costrette alle 30 + 8 della giunta Emiliano. "Avevamo la riduzione delle aperture domenicali in programma " ripete il sindaco ogni volta che l’argomento viene evocato " e andremo ad un’ulteriore e graduale diminuzione. Intanto cerchiamo di capire se la crisi del piccolo commercio barese dipenda soltanto da queste aperture domenicali o c’è dell’altro".

I piccoli, invece, non demordono: sono sicuri, sicurissimi che la colpa sia tutta dei giganti venuti dal nord ma non riescono a darsi una vera struttura sindacale in grado di partecipare ad un tavolo di trattativa insieme a quelle storiche di Confesercenti e Confcommercio, quest’ultima nella delicata situazione di chi rappresenta sia i piccoli sia i più grandi.

Per la verità è anche un problema di leadership. Tramontata un po’ la stella di Donato Cippone (che dovrebbe scegliere fra il suo ruolo istituzionale di consigliere comunale e quello di capopopolo), i comercianti baresi, che nel frattempo si sono riuniti in ben 23 associazioni libere, hanno individuaro in Giuseppe Margiotta un riferimento competente ed affidabile. Margiotta è ex dirigente nazionale di Confesercenti, da sempre schierata contro la grande distribuzione.

Una riunione alle 14 di oggi, presso un locale del centro di Bari, segnerà forse l’avvio di quella fase di sindacalizzazione e assestamento auspicata dal Sindaco. Ma sembra oggettivamente lontana e difficile la possibilità che l’accordo, raggiunto dopo ben sei mesi di trattativa e che abbassava a 30+8 (da 52) il numero delle domeniche-shopping, possa essere rimesso in discussione. Il sindaco, infatti, ha precisato che dovrà essere un desiderio unanime.

Sergio Ventrella, assessore al comemrcio, ha intanto annunciato che promuoverà uno studio approfonditosulla crisi del commercio barese in modo da individuarne tutte le cause "in base ad un criterio scientifico e non solo sull’onda delle emozioni e dei sia pur legittimi interessi personali".

lunedì 27 Marzo 2006

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