Due, 23 e 24 aprile: in tre giorni la saracinesca di Punta Perotti sarà spazzata via dalle cariche di dinamite, portandosi via con se un pezzo di storia della città.
“Le tre date” spiega l’assessore Cinzia Capano dopo tre ore di tavolo tecnico con gli enti e i soggetti interessati “sono state scelte per ridurre al minimo i disagi che deriveranno al traffico ferroviario soprattutto, ecco perché il due e il 23 aprile e poi il lunedì 24, giorno di ponte con la festa della Liberazione.”
L’assessore Capano ha coordinato i lavori del tavolo su delega del Sindaco Emiliano, presenti gli assessori Abbaticchio, Lorusso e Maugeri, l’ingegner Colaianni, responsabile del procedimento, l’ingegner Muciaccia, direttore dei lavori nominato dal Comune di Bari, i rappresentanti della ditta General Smontaggi e dei seguenti Enti: Prefettura, Questura, Provincia, RFI, Trenitalia, Comando dei Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, Asl BA/4, Acquedotto Pugliese, Amgas, Telecom, Arpa, Enac, Enav, Enel.
Una lunga maratona dalla quale sono uscite le tre date e l’orario delle demolizioni (sempre in mattinata, dalle 9.30 alle 12.30).
Rispetto agli accordi presi con la ditta di Novara incaricata dell’abbattimento, si dovrà procedere su tre giorni a fronte dei due pattuiti: questo perché in base alle legge promulgata nell’agosto scorso per preservarsi anche contro il terrorismo (31 luglio 2005, n. 155) non si possono trasportare più di 150 kg di tritolo per le operazioni di detonazione come quelle che interesseranno Punta Perotti, e per fare saltare l’intero complesso ne servono 300.
“Nella prima giornata” ha spiegato l’Ingegner Colaianni, capo della Ripartizione Qualità, Edilizia e Trasformazione del Territorio, “ saranno abbattuti i due terzi dell’edificio centrale, il vano scala sarà poi raso al suolo nella seconda deflagrazione del 23 aprile, quando verranno demoliti due moduli del secondo edificio che cadrà giù completamente il 24 aprile, giornata di esplosione anche per il terzo palazzo.”
“Trentacinquemila metri cubi di materiale verranno giù nelle implosioni, tutte orientate a nord-ovest, quindi verso la città” riferisce l’Ingegner Mucciaccia, responsabile per il Comune di Bari del corretto svolgimento delle operazioni in cantiere “ per poi passare alla frantumazione meccanica dei detriti, che probabilmente non basteranno a ripianare l’area su cui sorge il complesso e i crateri che si formeranno dopo le esplosioni.
Tre le fasce di sicurezza previste, la più esterna a duecento metri per cautelarsi contro un possibile effetto sismico e una casa da sgombrare, quella del casellante che vigila sui binari che passano dietro Punta Perotti.
Adesso però bisognerà attendere il parere dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, coordinato dalla Prefettura, e dalla Commissione Provinciale per gli Esplosivi, coordinata dalla Questura, che saranno convocati già nella prossima settimana.
Nel corso del tavolo di lavoro si è deciso inoltre di istituire con tutti gli Enti presenti una specifica unità di crisi che possa di volta in volta intervenire per adeguare l’organizzazione dell’evento a specifiche esigenze che dovessero determinarsi.
Solo buone notizie per Punta Perotti in questo strano mercoledì di marzo: la V Sezione della Corte di Cassazione ha rigettato l’istanza di sospensiva presentata dalla Demper contro la General Smontaggi, quindi non resta che attendere i pareri dei tecnici di Prefettura e Questura per il definitivo sì alle date proposte.
Un altro passo verso la demolizione: sarà un pesce d’aprile post datato? Nessuno se lo augura perché tutti vogliono (tranne i costruttori naturalmente) che Punta Perotti vada giù: la General Smontaggi di San Pietro Mosezzo ha gia iniziato le operazioni preliminari per posizionare le cariche esplosive…non resta che attendere la risposta dei Matarrese.