Bari, 26/01/2006
A seguito del recente dibattito in merito alle aperture domenicali dei centri commerciali, non possiamo, in qualità di soci di Coop. Estense, rimanere silenti rispetto alle posizioni espresse dal direttore dell’Ipercoop di Bari-Japigia, che paventa il rischio di possibili licenziamenti in caso di riduzione del numero delle aperture domenicali.
Premettiamo che abbiamo scelto di diventare soci Coop per una profonda condivisione dei principi ai quali la stessa Coop si ispira, primo fra tutti il fondamentale valore della cooperazione e non certo lo sconto sulla spesa.
Riteniamo, pertanto, inaccettabile proclamare da un lato sostenibilità ambientale, qualità della vita, rispetto dei diritti, e dall’altro considerare le persone solo dei consumatori sette giorni alla settimana, senza dare significato al riposo settimanale quale momento da dedicare alla cura della persona e degli affetti, interrompendo, almeno per un giorno, la spirale del consumo a tutti i costi.
La posizione della direzione dell’Ipercoop appare di conseguenza come una sorta di becero ricatto occupazionale.
Non vorremmo dover amaramente constatare che i valori ai quali Coop dichiara di ispirarsi siano solo un’operazione di marketing!
In quanto soci di una cooperativa, riteniamo di essere corresponsabili della scelte che la stessa compie, non escludendo l’ipotesi di recedere dal rapporto sociale – sensibilizzando altri soci a fare altrettanto – nel caso in cui la Coop perseverasse su tali posizioni.
I soci Coop promotori:
1. Montedoro Carlo
2. Carnimeo Nicola
3. Giordano Pasqua
4. Lardizzone Anna
5. Romanazzi Amelia
6. Puzzovio Aldo
7. Scolamacchia Franco
8. Ritorni Santa
9. Giandonato Pietro Blu
10. Ponzio Maurizio
11. Schirone Elisabetta
12. Bruno Massimo
13. Rustico Antonello