E’ stato colto da malore l’uomo che intorno alle 22.00 di mercoledì ha sparato uccidendo uno dei due malviventi, che avevano rapinato 1000 euro ad un addetto della sua stazione di servizio nei pressi di Casamassima.
Non appena ha saputo della morte di Luigi Partipilo, diciannovenne barese appartenente al clan dei Capriati-Rizzo, Gaetano De Mola, 62 anni, si è sentito male.
Da ieri infatti, è ricoverato nell’ospedale "Miulli" di Acquaviva delle Fonti, per un probabile attacco di cuore.
L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo, ma potrebbe essere più facile del previsto per lui scagionarsi grazie alla prova fornita dalle telecamere a circuito chiuso, che potrebbero aver ripreso interamente le varie fasi della rapina.
Secondo uno dei due difensori del benzinaio, De Mola "ha percepito una situazione di gravissimo pericolo per sé, per la moglie e per il nipote che lavorano nella stazione di carburanti. Si è quindi difeso dall’aggressione sparando con l’arma".
Aveva deciso di portare con sè la pistola, detenuta regolarmente, perché esasperato: nelle ultime settimane il benzinaio ha dovuto fronteggiare altre due rapine.
Intanto le indagini dei carabinieri continuano per rintracciare il complice di Partipilo.