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Donne sfruttate: incontro in prefettura

La Redazione
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Si è tenuto ieri mattina in Prefettura un incontro per fare il punto della situazione sulle iniziative tese a combattere il traffico di esseri umani e il loro sfruttamento per fini sessuali. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’interno, in Italia le donne immigrate coinvolte nel giro della prostituzione sarebbero tra le 15mila e le 18mila. Di queste, la maggior parte giovanissime, circa 1.800 subiscono abusi e costrizioni. In totale il business della prostituzione si aggira intorno ai 90 milioni di euro: "La mercificazione dei corpi – ha sottolineato il prefetto Tommaso Blonda – è la terza voce di guadagno per il crimine internazionale dopo le armi e la droga".

Anche a Bari il fenomeno è notevole: le "vie della prostituzione" sono le statali 96 e 98 e le complanari della statale 16. "Un vero e proprio esercito fantasma che attraversa e vive nelle nostre città – ha continuato Blonda – e per il quale bisogna attivarsi con un sistema in rete per la prevenzione e la repressione del fenomeno". In realtà a Bari qualcosa si sta già facendo: nel febbraio 2004 infatti la prefettura barese ha aderito, nell’ambito del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, al numero verde 800.290.290. La speciale linea telefonica è destinata all’aiuto delle donne vittime della tratta: istituita dal Dipartimento per le Pari opportunità, è gestita a livello regionale dall’associazione "Giraffa". Negli ultimi 3 mesi sono arrivate 170 telefonate, di cui 15 di richieste di aiuto per abusi.

Tra le altre iniziative ricordate ieri in Prefettura, un corso di formazione per operatori sociali e sanitari che si sta svolgendo in questi giorni a Molfetta. Il corso, iniziato il 10 giugno scorso, si concluderà il 22 giugno prossimo e ha coinvolto una sessantina di addetti ai lavori.

martedì 14 Giugno 2005

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